Mi sono messa comoda, ho acceso la mia serie TV e ho deciso finalmente di mangiare l’arancia che giaceva così bella sul bancone: brillante, soda, profumata, come creata apposta per uno spuntino perfetto.
Dopo averlo sbucciato e averne assaporato il fresco aroma agrumato, ho iniziato a tagliarlo con cura a spicchi. Tutto sembrava assolutamente normale… finché non ho guardato al centro dell’arancia.
Tra gli spicchi succosi sembrava nascondersi una creatura aliena: scura, densa, stratificata, completamente diversa dal normale cuore dell’arancia.
Il mio primo pensiero fu che all’interno fosse cresciuto un secondo, brutto “germoglio” di arancia. Ma sembrava che fosse andato fuori strada da tempo: consistenza friabile, bordi grigiastri e un odore sgradevole e umido, che non ricordava affatto gli agrumi.
Mi sono venuti subito i brividi. Di solito mangio le arance a spicchi, senza nemmeno guardare dentro. Provate a immaginare cosa sarebbe potuto succedere se avessi morso automaticamente quella schifezza.

Ho aperto Internet, cercando di capire che razza di miracolo della natura fosse, e il risultato è stato solo peggiore. A quanto pare, all’interno del mio arancio si era formato un secondo frutto deformato, che aveva già iniziato a marcire e probabilmente era stato infettato da un fungo.
Bastava uno sguardo a quella massa per farmi passare immediatamente l’appetito. È spiacevole anche solo ricordarlo.
Da allora controllo ogni frutto, anche quelli che sembrano perfetti. Perché, a quanto pare, le “sorprese” inaspettate si nascondono spesso proprio dove meno te le aspetti…
