Il ragazzo ha dato la sua sciarpa a un senzatetto e una settimana dopo quest’uomo lo ha salvato da un incendio

Faceva così freddo che il respiro si trasformava in vapore già mentre espirava. Era mattina, il cielo era grigio e i pochi passanti si avvolgevano nei colletti. Lucas, sette anni, stava andando a scuola con in mano la sua sciarpa preferita, rossa, lavorata a maglia, che gli aveva regalato la mamma. La indossava sempre.

All’angolo, vicino al negozio, era seduto un uomo con la barba incolta, un vecchio cappotto e la testa china. Accanto a lui c’era un cartello di cartone: “Non chiedo soldi. Voglio solo riscaldarmi”.

Lucas si fermò. Sua madre, che camminava poco più avanti, si voltò:
«Vieni, piccolo?».
Lui annuì, ma non si mosse. Si tolse la sciarpa, corse dall’uomo e gliela porse.
«La prenda, per favore. È calda».
L’uomo alzò lo sguardo. Nei suoi occhi c’erano stanchezza e gratitudine.
«Grazie, figliolo…» fu tutto ciò che disse.

Un minuto dopo Lucas aveva già raggiunto sua madre. Lei voleva dire qualcosa, ma vedendo il suo sorriso gli strinse semplicemente la mano.

Passò una settimana. Notte. Odore di fumo. Urla. A casa di Lucas prese fuoco l’impianto elettrico: il fuoco divampò in cucina e le fiamme si propagarono rapidamente lungo la parete. La mamma afferrò il telefono, ma la porta che dava sulla strada era bloccata.

Quando tutto sembrava ormai senza speranza, la finestra si ruppe con un boato e un uomo con un cappotto logoro e una sciarpa di lana irruppe nell’apertura. Proprio lui. Gridò:
«Datemi il bambino! Presto!».

Tirò fuori prima Lucas, poi aiutò la madre a uscire. Un minuto dopo la casa era avvolta dalle fiamme.

I pompieri arrivarono solo dopo. L’uomo era seduto sulla neve e respirava affannosamente. La sciarpa rossa era sulle sue spalle, bruciata ai bordi.

«Te l’avevo detto che era calda», disse Lucas sottovoce, avvolgendolo di nuovo.

dreamy-smile.com