Accadde di prima mattina al largo della costa della Nuova Scozia. I pescatori locali, abituati alla quiete e al ritmo regolare del mare, si fermarono per la prima volta dopo molti anni, increduli davanti ai propri occhi.
Il mare era calmo. Non c’era vento né onde. Ma all’improvviso, proprio al centro della baia, l’acqua ha iniziato a ribollire, come se qualcuno avesse acceso una gigantesca caldaia sotto la superficie. Le bolle d’aria salivano a una velocità incredibile e la superficie ribolliva come in una sorgente vulcanica.
«C’è qualcosa di vivo lì», gridò uno dei pescatori, afferrando il binocolo. «Si muove!».
Dopo pochi secondi, dall’acqua emerse qualcosa di rotondo, enorme e stranamente liscio. I raggi del sole si riflettevano sulla sua superficie, creando l’effetto di un gigantesco occhio che si apriva nella baia.
I pescatori non capivano cosa stavano vedendo. Alcuni pensarono che fosse un nuovo tipo di veicolo subacqueo. Altri che fosse parte di una vecchia nave o di un’attrezzatura scientifica. Ma nessun tipo di tecnologia conosciuta aveva quella forma.
La macchia sull’acqua cresceva e presto divenne chiaro che non si trattava semplicemente di una bolla o di rifiuti galleggianti. La superficie dell’oggetto era liscia, semitrasparente come il vetro, ma non rifletteva completamente la luce. Sembrava che all’interno ci fosse del movimento.
Uno dei testimoni ha filmato tutto con il cellulare. Nelle immagini si vede che l’“occhio” sembra seguire le barche, girandosi lentamente come un essere vivente. Poi, in un attimo, la superficie si è nuovamente ricoperta di schiuma e l’oggetto è scomparso, lasciando dietro di sé solo acqua calda e leggermente fumante.
Il giorno dopo il luogo è stato isolato. Sono arrivati i militari. L’acqua della baia era insolitamente calda e gli strumenti registravano forti oscillazioni del campo magnetico.
Quando i giornalisti hanno cercato di fare domande, i rappresentanti della guardia costiera hanno risposto laconicamente:
“Non c’è alcuna minaccia. È un fenomeno naturale”.
Ma i pescatori locali sono convinti che la natura non c’entri nulla.
Da allora, ogni notte qualcuno vede all’orizzonte una debole luce blu. Si accende per un secondo esatto e poi scompare, come se l’oceano continuasse a sbattere le palpebre con il suo gigantesco occhio.