Il cane saltò nel fiume… e fece ciò che nessuno si aspettava

Anna viveva in una piccola città vicino al fiume. Fin da bambina, quel fiume era stato qualcosa di speciale per lei: d’estate ci correva a piedi nudi con le sue amiche, mentre d’inverno ci pattinava sul ghiaccio. Ma con il passare degli anni, il fiume era diventato più che altro un luogo dove fare tranquille passeggiate, riflettere sulla vita e riposarsi dalla frenesia quotidiana.

Quel giorno tutto sembrava normale. Sabato mattina, sole splendente, brezza leggera, pochi passanti sul lungofiume. Anna camminava lungo lo stretto sentiero che costeggiava l’acqua e pensava alla settimana che l’aspettava. Aveva in mano una borsa della spesa e i suoi pensieri ruotavano attorno alle faccende domestiche.

Non si accorse che il sasso sotto i suoi piedi era scivoloso a causa dell’umidità.
La sua gamba scivolò, la borsa le cadde dalle mani e un attimo dopo Anna cadde in acqua urlando.

L’acqua fredda le colpì il viso, togliendole il respiro. Cercò di uscire, ma la corrente era troppo forte. Era impossibile nuotare con i vestiti bagnati che la trascinavano giù. Ogni respiro era un disperato tentativo di non ingoiare acqua. Il cuore batteva all’impazzata, il panico la sopraffaceva e nella sua testa risuonava un solo pensiero: “Sto affogando…”.

In quel momento, sulla riva stava passeggiando Rex, il grosso cane da pastore dei vicini. Era sempre stato energico e coraggioso, ma in quel momento fece ciò che di solito si definisce un miracolo. Sentendo lo splash e l’urlo, il cane si precipitò verso l’acqua.

Senza esitare un secondo, Rex si tuffò nel fiume. Gli spruzzi schizzarono da tutte le parti, il suo corpo fendette con forza l’acqua. Anna in quel momento stava già perdendo conoscenza, le forze la stavano abbandonando, ma improvvisamente sentì qualcuno che la tirava per la manica.

Il cane la afferrò con i denti e la trascinò verso la riva. L’acqua le batteva sul viso, la corrente cercava di trascinarli entrambi via, ma Rex remava con le zampe con incredibile determinazione. La trascinava emettendo un ringhio basso, come se stesse lottando contro il fiume stesso.

Sulla riva si radunarono delle persone. Qualcuno gridò:
«Tieni duro! Tieni duro!
Qualcuno corse a prendere una corda, altri cercarono di passare un bastone, ma tutto questo si rivelò superfluo: il cane ce la stava facendo da solo.

Passo dopo passo, metro dopo metro, Rex trascinò Anna verso la terraferma. Quando raggiunsero il fondale basso, lei crollò a terra, ansimando e tossendo. Il suo corpo tremava per il freddo e la paura.

Rex era lì accanto, bagnato, con il respiro affannoso, ma con gli occhi che brillavano. Sembrava capire di aver fatto qualcosa di grande. La gente intorno applaudiva e gli accarezzava la testa, qualcuno riprendeva la scena con il cellulare.

Anna abbracciò il cane, si strinse al suo collo bagnato e scoppiò a piangere. La sua voce tremava:
«Mi hai salvata… Sei il mio eroe…».

Più tardi i vicini raccontarono che Rex aveva sempre avuto un intuito speciale. Sentiva il pericolo molto prima che si verificasse. Ma quel giorno fece qualcosa che, in sostanza, salvò la vita a una persona.

La notizia si diffuse rapidamente in tutta la città. I giornali scrissero dell’«eroico cane», i bambini correvano da Rex per accarezzarlo e gli adulti salutavano con rispetto i proprietari, orgogliosi di avere un vero salvatore che viveva vicino a loro.

Da allora Anna non è mai più riuscita a passare indifferente davanti al pastore tedesco. Gli portava dei dolcetti, lo accarezzava, gli parlava come se fosse un essere umano. Ogni volta che il suo sguardo incontrava i suoi occhi intelligenti, il suo cuore si fermava per la gratitudine.

E ora, passando vicino al fiume, ricorda sempre quel momento: l’acqua gelida, la disperazione… e le zampe forti che l’hanno aiutata a tornare alla vita.

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