Quando Olivia ha sentito uno strano rumore provenire dal bagno, ha pensato che la lavatrice fosse di nuovo guasta. Nuova casa, nuovi elettrodomestici: a volte capita. Rombi, sibili, leggeri colpi: tutto sembrava normale, finché non calò il silenzio.
Si avvicinò per prendere il bucato. Aprì lo sportello della lavatrice e qualcosa di lungo, scivoloso e vivo scivolò lentamente fuori.
Olivia indietreggiò, il cuore le balzò in gola. Sul pavimento bianco si contorceva un serpente, nero, lucido, sottile, come bagnato dall’acqua saponata. La sua lingua guizzava rapidamente, come se sibilasse, ma senza emettere alcun suono.
Olivia corse a prendere lo straccio, poi il telefono. Ma quando tornò, il serpente non c’era più. Solo una traccia bagnata sul pavimento che scompariva dietro la lavatrice.
Chiamò suo marito, che arrivò mezz’ora dopo, controllò tutto, ma non trovò nulla. Nemmeno tracce. “Ti è sembrato”, disse sorridendo. “Forse era la cinghia della lavatrice”.
Olivia cercò di calmarsi, ma durante la notte sentì di nuovo lo stesso rumore. Prima un leggero fruscio, poi un ticchettio metallico, come se qualcosa sbattesse all’interno del cestello.
Accese la torcia del telefono e si avvicinò. La lavatrice era spenta. Ma il cestello… iniziò lentamente a girare da solo.
All’interno balenò qualcosa di nero. Un’ombra, un anello, il luccichio della pelle. Olivia gridò e indietreggiò.
Il mattino seguente chiamò un tecnico. L’uomo esaminò la lavatrice, tolse il pannello posteriore e improvvisamente aggrottò la fronte.
«È sicura che non sia caduto nulla qui dentro?
«Certo. Perché?».
Tirò fuori dal corpo della lavatrice una copertura di pelle di serpente, lunga, intatta, come se la creatura avesse semplicemente… cambiato pelle all’interno della lavatrice.
Da allora Olivia fa il bucato solo di giorno. E controlla sempre il cestello, anche se sa per certo che è vuoto.
Ma a volte, aprendo il coperchio, giura di sentire un sibilo provenire dal profondo, come se qualcuno fosse ancora lì.